lunedì 19 gennaio 2015

The NEW 52 Story: Batman and Robin [Parte 2]


Padre e figlio stanno vivendo un difficile momento. Da quando è entrato in scena il pericoloso "Nessuno", il giovane Damian è sospeso tra la volontà di confermarsi un degno erede di suo padre ed il ricordo, sempre presente, della vita vissuta nella Lega degli Assassini che lo hanno cresciuto con l'intento di renderlo il killer perfetto. E proprio su quest'ultimo punto si soffermano i pensieri di Robin: che sia quello il suo destino?


Titolo: Mutineer
Tratto da: Batman and Robin #5
Data: Marzo 2012
Pubblicazione italiana: Batman and Robin #2
Data: Settembre 2012

Per scoprire i motivi che hanno spinto Damian a lasciare Villa Wayne, Bruce ed Alfred frugano tra le sue cose e trovano un album da disegno sulle cui pagine, sono raffigurate immagini di scene violente, disegnate dal ragazzo. Bruce si sente deluso per non essere riuscito a comprendere suo figlio, ma giura al suo maggiordomo che non deluderà nuovamente Damian e lo riporterà a casa.

Robin, intanto, è con Ducard, il quale ha giocato sulla precaria situazione emotiva tra padre e figlio, per portarselo dalla sua parte. Tuttavia, non basta che abbia lasciato Batman, ma deve dimostrargli che ha realmente intenzione di farsi nemico il suo mentore. Damian, però, gli rinfaccia che non deve essere lui a dimostrargli qualcosa, ma Ducard stesso che, fino a quel momento, non ha fatto altro che parlare.

Alla Bat-Caverna, intanto, Alfred mette in comunicazione il super computer di Batman con tutte le telecamere di Gotham, attivando il riconoscimento cinematico sperando possa identificare Robin. Mentre il Cavaliere Oscuro va alla sua ricerca, registra un messaggio vocale, una sorta di confessione da far ascoltare al figlio qualora lo ritrovasse. In essa, oltre a dispiacersi per quanto accaduto e per come i due non potranno mai essere una famiglia normale, gli racconta anche di quando la sua vita s'intrecciò con quella dei Ducard.

Anni prima, in Francia, Henry Ducard era il miglior esperto per la caccia all'uomo di tutto il mondo. Era un vero lupo solitario, fino a quando non s'innamorò di Felicity Strode, la quale le diede un figlio. Ma la ragazza non era chi diceva di essere. Apparteneva, infatti, ad una cellula terroristica che nel corso degli anni aveva perduto i migliori elementi a causa di Henry ed aveva l'ordine di ucciderlo. Lei, però, era seriamente innamorata di lui ed il suo passato tornò a tormentarla, ordinandole di portare a termine la sua missione o avrebbe perso suo figlio. Il figlio, Morgan, nel frattempo era cresciuto e quando sentì la madre accettare di uccidere il marito, la uccise. Henry avrebbe voluto fare lo stesso con il figlio quando seppe cosa aveva fatto ma quando questi gli fece capire la verità, lo accolse sotto la propria ala e lo addestrò per essere il migliore tra i migliori.

Nello stesso periodo, Bruce aveva finito la sua formazione con due maestri orientali, Chun Chin Li e Tsunetomo, ed arrivò in Francia perchè voleva che Ducard gli insegnasse tutto quello che sapeva fare. Segui le sue tracce e, quando Henry vide che si stava avvicinando, gli mandò contro il figlio, che venne però sconfitto dopo un combattimento durato quasi venti minuti. Parlando con il giovane miliardario, si fece convincere ad addestrarlo.

Robin, mentre Batman lo sta cercando in tutti i modi possibili, è con Morgan Ducard su un tetto di un palazzo, prossimi a fermare un lurido trafficante di schiavi. Damian gli fa notare che non possono agire, visto che si trovano su un'ambasciata ma Ducard non ha interesse in quelle cose e vuol fermare un uomo che si arricchisce sulle spalle della povera gente.

I due entrano nell'edificio, mettono fuori combattimento le guardie e raggiungono il loro obiettivo. Quando questi è a terra ed alla loro mercé, Morgan consegna una pistola a Damian, dicendogli di uccidere il trafficante e mostrargli così la sua fedeltà!

Titolo: The Real Me
Tratto da: Batman and Robin #6
Data: Aprile 2012
Pubblicazione italiana: Batman and Robin #2
Data: Settembre 2012

Ducard sprona Damian ad uccidere il loro obiettivo, dicendogli che se vuole veramente essere libero dall'influenza del padre, deve dimostrarglielo. Senza esitazioni, Robin preme il grilletto ma la pistola è scarica. Morgan gli dice che aveva bisogno di capire le reali intenzioni del ragazzo e, soddisfatto da quanto visto, porta il trafficante nel suo rifugio dove potranno estorcergli maggiori informazioni sul suo traffico di schiavi. Prima di farlo, chiede a Robin di provare la tecnica di stordimento che subì in prima persona tempo prima. Damian gli fa notare che potrebbe non riuscirci ed ucciderlo perdendo le informazioni che potrebbero ricavarne, ma Ducard gli risponde che si fida di lui. Robin colpisce l'uomo nella zona tra il naso e la fronte facendolo svenire con successo.

Grazie al riconoscimenti cinematico Batman arriva all'ambasciata in ritardo, capendo immediatamente che Ducard e suo figlio sono stati li. Preoccupato di ciò che potrà accadere a Damian, continua a raccontargli del suo addestramento in Francia.

Henry e Bruce avevano come obiettivo per l'addestramento la cattura di un terrorista, Hassan, che Ducard era stato incaricato di trovare. Seguirono i suoi spostamenti per mesi e per tutto il mondo e giorno dopo giorno, l'addestramento di Bruce proseguiva ininterrotto. E durò fino a quando non lo trovarono all'interno di un albergo. Lo tenevano sotto controllo dall'edificio di fronte con un cannocchiale di precisione. Henry domandò al figlio se aveva chiamato l'Interpol e decise di andare nell'edificio dove risiedeva Hassan, per fermarlo in caso di fuga improvvisa. Bruce osservava i movimenti del terrorista e comunicava ogni sua mossa ad Henry tramite gli auricolari. Quando vide che Hassan venne ucciso da Henry, Bruce capì che gli avevano tenuto nascosto il reale motivo di quella missione, andò su tutte le furie e li abbandonò. I Ducard, però, non avevano intenzione di lasciarlo in vita e Morgan ebbe l'ordine dal padre di farlo sparire. Gli sparò con un fucile da precisione che non gli tolse la vita. Convinto di averlo ucciso, Bruce lo raggiunse e, anche se gravemente ferito, lo ridusse uno straccio. Raggiunse il rifugio di Henry e lanciò il figlio attraverso il lucernario facendolo finire sul tavolo da lavoro dove stava lavorando.

Al porto di Gotham, dopo aver scoperto le informazioni dal trafficante di schiavi grazie al suo siero della verità, Morgan racconta a Robin di quando suo padre lo aveva quasi ucciso, arrivando quasi ad oltrepassare la sua linea di condotta morale. Damian non gli crede e Ducard gli dice che Bruce, ai tempi dell'addestramento, stava cercando un surrogato del padre e sperava che Henry, accecato dalla sua ricchezza, alla fine avrebbe finito di preferire lui a Morgan. Ma non andò così e, non accettando l'idea di dover dividere la scena con lui, per poco non lo uccise.

Mentre lo spiega, cala lentamente il trafficante in una vasca d'acido. Damian se ne accorge e tenta di fermarlo ma non ci riesce. Attiva il segnalatore così che Batman possa raggiungerlo quanto prima. Morgan se ne accorge e si sente tradito e gli domanda perchè all'ambasciata ha premuto il grilletto della pistola ed era pronto ad uccidere l'ambasciatore. Robin gli risponde che l'arma era troppo leggera e sapeva che non c'erano proiettili all'interno. Morgan crede che si sia trattato di un piano organizzato da Bruce ma Damina gli fa sapere che è tutta farina del suo sacco, perchè era l'unico modo per permettere al padre di trovarlo a catturarlo.

Ducard è furioso ed attiva il comunicatore vocale della tuta di Robin, cosicché Bruce possa ascoltare tutto il male che provocherà al figlio. Mentre sente il rumore delle ossa di Damian che si rompono mischiato al suo grido di dolore, il Cavaliere Oscuro esplode in tutta la sua rabbia!

Titolo: Driven
Tratto da: Batman and Robin #7
Data: Maggio 2012
Pubblicazione italiana: Batman and Robin #2
Data: Settembre 2012

Mentre Morgan si diverte a rompere ogni osso del piccolo Damian, la furia di Batman cresce e quando irrompe nel rifugio del criminale, una nave che ha già lasciato la costa, può finalmente scatenarla.

I due combattono brutalmente. Morgan gli dice che quando lo ha lanciato sul bancone del padre anni prima, questi lo abbandonò, ritenendolo una nullità, un "Nessuno" che non andava più considerato e Batman gli dice che non è cambiato e che è ancora un ragazzo che cerca l'approvazione del papà. Lo scontro continua e Ducard vuol vendicarsi perchè il suo nemico gli ha sottratto il padre, quindi lui farà lo stesso uccidendo suo figlio e distruggendo tutto quello che è riuscito a costruire a fatica.

Quando sta per dargli il colpo di grazia, però, il Cavaliere Oscuro riesce a trovare le forze necessarie per capovolgere la situazione. Dopo esserselo scrollato di dosso, lo prende di peso e lo immerge nell'acido impedendogli di muoversi. Quando vede che suo figlio sta guardando ciò che sta facendo, la smette e gli comunica che è ora di tornare a casa.

Robin domanda a Batman se pensava l'avesse tradito e quest'ultimo gli risponde che lo ha fatto solo per un attimo poi, mentre il padre pensa a come uscire da quella nave che affonda, va da Morgan che gli dice di non deluderlo e di portare a termine il suo compito, ricordandogli che sarebbe tornato per ammazzarli tutti.

Bruce non fa in tempo a fermare il figlio che, con un colpo ben assestato tra la fronte ed il naso, mette fine alla vita dell'erede di Henry Ducard e chiede al padre di perdonarlo per ciò che ha fatto!

Titolo: Born to Kill: Black Dawn
Tratto da: Batman and Robin #8
Data: Giugno 2012
Pubblicazione italiana: Batman and Robin #2
Data: Settembre 2012

Dopo aver osservato il figlio uccidere Morgan con un colpo mortale, Batman non sa cosa dire. Damian gli dice che ha fatto quello che sentiva di fare per aiutarlo a proteggere la città di Gotham. Mentre parla crolla e Bruce lo porta immediatamente alla Bat-Caverna. Durante il viaggio, Damian dice al padre che ha deciso di chiamare il loro cane Tito.

Alfred è lì ad attenderli e Bruce preme affinchè suo figlio riceva le cure per prima e si arrabbia con il maggiordomo quando questi gli dice di andare a risposarsi. Dopo avergli dato le prime cure, Alfred si mostra preoccupato per ciò che ha fatto Damian nelle ultime ore ma Bruce gli risponde che Robin non ha mai avuto intenzione di tradirli e che era tutto un suo piano per catturare Ducard. Tuttavia, il maggiordomo non può non sentirsi turbato quando viene a sapere che Damian ha ucciso Morgan con le sue mani.

Al piano superiore, Bruce, dopo essere caduto per la stanchezza, parla con il ritratto dei suoi genitori a cui confessa che una parte di lui avrebbe voluto uccidere Morgan e che non voleva che suo figlio portasse quel fardello. Sta per perdere i sensi ma Tito richiama Alfred con il suo abbaiare. Questi accorre e, come gli aveva già detto, gli ordina di riposare perchè ha subito una pesante commozione cerebrale.

Quella notte, Bruce va a controllare suo figlio che dorme e gli lascia una pennetta USB sul comodino. Damian, che era sveglio, aspetta che suo padre vada via per ascoltare il suo contenuto. In essa, infatti, c'è una registrazione della storia del padre su come ha conosciuto i Ducard e di quando ha quasi superato il suo codice morale di non uccidere.

La mattina successiva, Damian raggiunge il padre nello studio che fu di suo nonno, e lo trova intento a rimuovere i lenzuoli da sopra i mobili. Bruce spiega che quella stanza non l'ha mai toccata da quando i suoi genitori furono uccisi e pensa che sia arrivato il momento che torni a rivedere la luce del sole. Damian gli dice che ha ascoltato tutta la storia e Bruce gli confessa che in passato è stato è stato quasi sul punto di uccidere Morgan così come lo è stato quando questi ha tentato di uccidere suo figlio. Ha inciso quel nastro per fargli capire che non è da solo e che, sfortunatamente, ha ereditato molto da entrambi i genitori. Anche lui si trova a combattere contro l'istinto incontrollabile di uccidere chi segue la via del male soprattutto quando ci sono delle vite innocenti in pericolo, ma ha fatto una promessa a sé stesso ed ai suoi genitori di vivere secondo certi principi che non includono l'uccisione perchè se si uccidono quelli che uccidono, non si fa altro che rafforzare il ciclo di violenza.

Damian ha problemi ad accettare quella filosofia, perchè secondo lui se non si uccidono i criminali violenti non si risolverà il problema, ma sa anche che non vuole diventare come Morgan Ducard. Vuole essere come suo padre e rispettare il suo codice morale. Bruce gli risponde che lui non vuole altro che suo figlio diventi il miglior Wayne che ci possa essere. Damian gli domanda cosa può fare per rimediare a ciò che ha commesso ed il padre gli risponde che non c'è niente che possa cambiare ciò che è accaduto e che ricorderà ciò che ha fatto per tutto il resto della sua vita.

Col sole che sorge e con gli ordini categorici di Alfred che gli ha imposto di stare a riposo, i due decidono di fare qualcosa di banale insieme, come padre e figlio, ed escono fuori a giocare con Tito anche se questo reca preoccupazioni al maggiordomo che teme possano riaprirsi i loro punti di sutura.

Mentre cala la notte e decidono di entrare in casa, il cielo di Gotham viene illuminato dal Bat-Segnale ed Alfred è frustrato di come i suoi padroni non possano riposarsi e siano costretti ad affrontare delle nuove minacce!



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