lunedì 22 febbraio 2016

DC Review: JLA Incarnazioni

Titolo: JLA Incarnazioni
Autore: John Ostrander - Val Semeiks - Prentis Rollins
Editore: Planeta deAgostini
Formato: 16,8 X 25,6
Pagine: 288
Caratteristiche: Brossurato
Prezzo: € 16,95

Dalla sua prima formazione, oltre 50 anni fa, la Justice League of America ha accompagnato generazioni di lettori cambiando di volta in volta i componenti del gruppo. Il suo essere in prima linea nelle storie quotidiane, lasciavano in quelle della Lega della Giustizia alcuni punti oscuri che andavano raccontati, come il primo ingresso di Batman nel gruppo, o spiegati, tipo la reazione della squadra alla morte di Barry Allen in Crisi sulle Terre Infinite.

Per cercar di dare una spiegazione ad alcuni di questi aspetti, Mark Waid, Barry Kitson e Brian Augustyn diedero vita a JLA: Anno Uno che narrava i primi mesi del supergruppo spiegando chi fossero i successori della Justice Sociey of America. Tuttavia, altri elementi della continuity andavano approfonditi e John Ostrander decise di farlo scrivendo JLA Incarnazioni.

In questa storia, originariamente pubblicata su sette albi nel 2001, lo scrittore statunitense, pur donando parecchio spazio alla formazione originale, ci mostra altrettanti periodi differenti della squadra che, in un modo o nell'altro, aggiungono quel tassello che mancava al quadro generale. Oltre al già citato primo ingresso di Batman e al coinvolgimento della Justice League durante Crisi sulle Terre Infinite, Ostrander tocca anche il periodo d'oro della Justice League International inserendo nella sua storia lo stesso tono comico che Keith Giffen ed altri autori avevano usato per rendere indimenticabile quella run. 

O ancora ci catapulta fino al post Ora Zero, raccontandoci anche un'avventura breve della Extreme Justice, gruppo formatosi negli anni '90 e che non ebbe tanto seguito, fino ad arrivare alla Justice League of America più famosa, che riprendeva il concetto originario della prima formazione, cioè quella composta dai "big" e che Morrison e Waid hanno contribuito a rendere un vero e proprio successo. Il tutto raccontato attraverso un giornalista, Tully Reed, che vive gli sviluppi della squadra, passando dal periodo spensierato degli esordi a quello più cupo degli ultimi anni adattandoci le proprie emozioni, un po' come avremmo fatto noi. 

La cura riportata nel riprodurre le varie League nel corso degli anni, nello studiare i protagonisti e nel farli "vivere" fotografandoli nell'esatto periodo storico in cui si svolgevano le storie è la rappresentazione di quanto l'autore abbia amato i personaggi coinvolti. Il lavoro di Ostrander, che va ricordato per le pregevoli run su Martian Manhunter e Lo Spettro (entrambe raccolte nella linea Universo DC da Planeta deAgostini) anche se non si avvicina ai capolavori suddetti ed ha ai disegni un Val Semeiks non ai massimi livelli, è di ottima fattura e ci presenta una delle migliori miniserie sulla Justice League in assoluto nonostante non sia stata realizzata per essere una pietra miliare ma appare più come un omaggio ad un gruppo di eroi che ha lasciato il segno, e continuerà a farlo, nel mondo delle nuvole parlanti. 

Il volume brossurato preso in esame conta oltre 280 pagine, ha la tipica qualità dell'editore spagnolo e, per fortuna, non presenta refusi di alcun genere. Per questo motivo, oltre al valore della storia in sé, segnalo l'ottimo rapporto tra qualità e prezzo che sicuramente è un incentivo ulteriore che dovrebbe spingere all'acquisto.

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